Dato che io degli amici non mi dimentico, questo weekend, caro il mio Cagno, siamo andati alla missione cattolica di Mongue, a pregare per te e per la tua laurea. Ma pare che non ci sia niente da fare, rassegnati.
E oltre ad una distesa di paguri e a dei granchi con una chela più grande dell'altra, ad "affollare" la praia di fronte alla penisola di Linga Linga, c'erano anche loro. Che a dirla tutta non hanno niente da invidiare al naso di Gulina.
apprezzo davvero lo sforzo.
RispondiEliminaPerò adesso devo scappare che vado in chiesa ad accendere un cero a santa Rita, la santa dell'impossibile, perché la speranza è sempre l'ultima a morire.
Occhio che non ti finisca come la santa, con una spina conficcata nella fronte!
RispondiEliminaComunque, il granchio dovrebbe chiamarsi "granchio violinista" (Uca sp.).... che belle foto, e quella della chiesa pare di una desolazione (in positivo) allucinante...
Ti amo.
RispondiElimina